“Vali solo perché esisti”.
Come ti fa sentire questa frase?
Ogni giorno ci troviamo davanti a prove da superare e obiettivi che vogliamo raggiungere, ci troviamo ad affrontare momenti in cui le cose vanno come vogliamo e anche situazioni in cui va tutto al contrario rispetto alle nostre aspettative e previsioni.
Che cosa succede nel secondo caso?
Proviamo delusione, frustrazione, tristezza, rabbia. Ci sentiamo toccati in una parte profonda di noi, una parte che ha a che fare con la percezione del nostro valore. Molto spesso valutiamo il nostro valore personale attraverso una serie di metriche esterne. I voti, gli esami, le graduatorie, i traguardi raggiunti, il tempo che ci mettiamo a concludere un percorso, se siamo al passo oppure no, i giudizi altrui, i complimenti e le critiche diventano gli indicatori che plasmano il nostro senso di valore.
Per spiegare il significato di valore incondizionato, spesso si usa questa storia: un professore tiene in mano un biglietto da 20€ e pone agli studenti e alle studentesse una domanda semplice ma potente: “Chi vuole questo biglietto?” Tutte le mani si alzano. Sgualcia il biglietto, lo calpesta, e ancora chiede: “Lo volete sempre?” Sorprendentemente, tutte le mani si rialzano. Questa dimostrazione pratica ci insegna che, così come il valore del biglietto non cambia nonostante le prove a cui viene sottoposto, il nostro valore personale rimane costante anche quando ci sentiamo sgualcit* da ciò che ci accade esternamente.
Riguardo al processo di auto-attribuzione del valore, prova a pensare alle prime volte che ti è capitato di sperimentarlo nella tua vita. Solitamente leghiamo il nostro valore a criteri esterni fin dalla giovane età; infatti, l’educazione e l’istruzione spesso sottolineano il successo misurato da intelligenza, perseveranza o bellezza valutate dal mondo circostante. Questa associazione precoce può plasmare un concetto di valore distorto, poiché i fallimenti in queste aree vengono erroneamente interpretati come una diminuzione del nostro valore.
È cruciale comprendere che il valore di una persona non è una variabile dipendente dalle circostanze o dagli eventi esterni. Ogni individuo porta con sé un valore intrinseco, semplicemente perché è vivo. Questo concetto dovrebbe essere un pilastro dell’educazione fin dai primi anni di vita.
Risulta sicuramente importante intraprendere un viaggio interiore per riscoprire il valore intrinseco che è incondizionato e indipendente da questi fattori esterni. In questo processo di auto-esplorazione, la Mindfulness emerge come un alleato potente, può essere una guida preziosa nel districare il nostro valore personale dalle valutazioni esterne. Praticare la Mindfulness ci permette di osservare i pensieri e le emozioni senza lasciare che abbiano la meglio su di noi, consentendoci di sviluppare una comprensione più profonda di chi siamo al di là delle influenze esterne.
Nello specifico quando parliamo di valore personale possiamo prendere in considerazione due dei sette pilastri della Mindfulness: accettazione e lasciare andare.
Accettazione: il fondamento cruciale per il cambiamento. Non implica rassegnazione o una passiva accettazione delle circostanze, né la rinuncia ai propri bisogni, significa aprirsi a percepire le cose per come sono, liberandole dai nostri giudizi. Questo atteggiamento ci offre una visione più nitida delle situazioni, consentendoci di agire con maggiore determinazione.
Lasciare andare: mentre acquisiamo la consapevolezza, impariamo anche a distaccarci dai pensieri, dalle situazioni e dai sentimenti a cui la mente vorrebbe aggrapparsi. Rappresenta una forma di accettazione delle circostanze presenti. Osserviamo semplicemente questi elementi, permettendo loro di fluire senza che noi ci aggrappiamo ad essi.
Quando impariamo ad accettarci e a lasciar andare ciò che non possiamo controllare, diventiamo artefici del nostro benessere. Questa consapevolezza e distacco ci liberano dalla schiavitù delle aspettative esterne, consentendoci di abbracciare il nostro valore intrinseco indipendentemente dagli alti e bassi della vita. Possiamo quindi coltivare un senso di valore che fiorisce indipendentemente dalle tempeste esterne.
Intraprendere questo cammino non è un percorso agevole o istantaneo. È un viaggio che richiede allenamento, disciplina e costanza. L’arte di accettare se stessi e lasciar andare le tensioni legate alle valutazioni esterne si sviluppa gradualmente, partendo dalla consapevolezza dei nostri pensieri e del dialogo interiore. La Mindfulness ci insegna che solo attraverso un allenamento quotidiano possiamo ottenere una libertà interiore duratura.
In quei momenti di delusione causati dai giudizi sul nostro valore, la Mindfulness ci invita a occuparcene con gentilezza e attenzione. Ascoltare il dialogo interiore, comprendere le emozioni e le sensazioni che emergono durante tali situazioni è fondamentale, non si tratta di cercare di scacciare via ciò che si prova, ma di abbracciarlo con compassione.
Quindi, mentre ci immergiamo in questo viaggio di auto-esplorazione, ricordiamoci dell’insegnamento fondamentale della Mindfulness: ascoltarsi. Nella messa a fuoco sui nostri pensieri e nelle sfumature delle nostre emozioni, troviamo la chiave per abbracciare il nostro valore intrinseco, liberandoci così dalle aspettative interne ed esterne.
Siamo come quel prezioso biglietto da 20€, indipendentemente da quanto siamo sgualcit* dalla vita, il nostro vero valore rimane costante.
Come disse il maestro di Mindfulness Thich Nhat Hanh: “Voi siete già ciò che volete diventare. Aprite solo gli occhi e guardate chi siete già.“