L’attenzione cosa racconta di te?

La Mindfulness come alleato nella gestione delle proprie energie e del tempo, attraverso il riconoscimento di quanta attenzione venga risucchiata da distrazioni e automatismi non consapevoli, abitudini non salutari e falsi miti.

Siamo sempre più distratti e sempre più affaticati. Catturati da una agenda che prevede una riunione Zoom/Teams, dopo l’altra, senza pause. Spesso proviamo a fare più attività contemporaneamente, nel falso mito del multitasking. In realtà non sono rare le volte che lasciamo le cose a metà o le facciamo male, dovendo poi rilavorarci.

Secondo la definizione di Jon Kabat-Zinn, scienziato e ideatore del protocollo MBSR, Mindfulness significa “portare attenzione in un modo particolare: intenzionalmente, nel momento presente e in modo non giudicante

La Mindfulness ci pone una domanda fondamentale: come stiamo utilizzando la nostra attenzione?

Riuscire a guidare la nostra attenzione è una grande sfida di questo periodo storico. Per ognuno di noi e, ancor più, per chi riveste un ruolo di responsabilità e leadership. All’aumentare del numero di input che riceviamo, sotto varie forme e da molteplici canali, saper dirigere la nostra attenzione dove è prioritario, senza cadere nella trappola delle distrazioni automatiche, diventa una capacità essenziale. Non farlo, viceversa, mina la nostra capacità di produrre risultati, connetterci agli altri, creare e innovare e, soprattutto, vivere bene e in salute.

  • Esploriamo il fulcro della questione: cos’è l’attenzione?

L’attenzione è un processo cognitivo che permette di selezionare determinati stimoli ambientali e di ignorarne altri. Una metafora spesso usata è quella del filtro, che lascia passare soltanto gli stimoli rilevanti.

L’attenzione è una risorsa umana limitata ed essenziale. L’attenzione è l’energia, la benzina che usiamo per interagire con il mondo. Il modo in cui usiamo la nostra attenzione influisce su tutto ciò che facciamo ma anche su ciò che siamo.

  • Come distribuiamo la nostra attenzione ogni giorno?

È una domanda di consapevolezza a cui è importante rispondere. Non per criticarci ma per aprirci al cambiamento consapevole, se quello che accade non corrisponde ai nostri desideri e ai nostri valori.

Infatti, anche il modo in cui diamo attenzione è importante.

Pensiamo a uno dei nostri momenti più impegnativi nelle ultime giornate di lavoro. È probabile che fossimo intensamente concentrati su un progetto o su un compito. L’attenzione focalizzata, concentrata, è strettamente collegata all’efficienza del nostro lavoro. L’attenzione allargata, viceversa, è correlata alla visione di insieme, prospettica e creativa.

La Mindfulness è un allenamento della nostra capacità attentiva e della capacità di scegliere a quale livello vogliamo porre la nostra attenzione: all’insieme o al particolare, all’esterno o al nostro mondo interno. Ma la Mindfulness è anche la nostra guida nello scegliere in che modo vogliamo dare attenzione: un modo curioso, senza aspettative e senza condizionamenti, un modo gentile, accogliente e non giudicante, un modo autentico e non finto.

Anche le relazioni sono forgiate dallo scambio di attenzioni. Hai mai fatto una chiacchierata con qualcuno e il timbro della sua voce, o lo sguardo, ti ha fatto capire che l’altro si era distratto? Hai mai pranzato con una persona che contemporaneamente controllava tutte le notifiche che arrivano sul suo cellulare? Come ti hanno fatto sentire queste situazioni?

L’attenzione è una capacità come abbiamo visto insieme, ma è anche molto di più. E’ il racconto di come ci rapportiamo a noi stessi e al mondo circostante, di quali sono le priorità che ci diamo.

E la tua attenzione? cosa racconta di te?

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