Cerca
Close this search box.

Vacanza da cosa?

Quante volte ci siamo detti che avremmo avuto bisogno di una vacanza?

Quante volte ci illudiamo che la vacanza consista nell’andare altrove?

L’invito che vi voglio fare oggi è quello di prendere una vacanza da noi stessi, dall’idea che abbiamo di noi, di ciò che siamo e non siamo, di ciò che ci piace e non ci piace, di chi amiamo e non amiamo, di cosa vogliamo e non vogliamo, di ciò che ci rende felice e ciò che ci fa soffrire, di ciò che ci spaventa, ci mette in ansia, ci fa arrabbiare, ci fa vergognare.

Vacanza è un termine che deriva dal latino, vacuum che significa vuoto o non occupato, quindi svuotiamo la nostra mente e la nostra vita da schemi rigidi con cui leggiamo noi stessi e gli altri

La Mindfulness ci insegna a creare le condizioni per il vuoto, perché nel vuoto, nel silenzio, nell’ascolto arrivino parole, immagini, intuizioni evolutive e trasformative, nuove voci, nuove possibilità.

La Mindfulness è allenamento a fare spazio, a riconoscere questi schemi con cui dialoghiamo con noi stessi, spesso in modo severo, auto-critico, giudicante.

Quindi vacanza da cosa?

Vacanza da sé, da una idea ristretta e limitata di sé. Vacanza come stato della mente, del cuore e del corpo, che può essere intenzionalmente scelto, ovunque, con chiunque, in qualunque momento.

Lasciare che spazio e tempo si muovano in modo libero, per far emergere disagi e desideri, senza preclusione, perché è dal disagio che emergono i nostri desideri più autentici.

Spesso la vacanza invece diventa una trappola, una corsa a “fare” esperienze, fare foto, immortalare i momenti anziché viverli pienamente, postarli sui social, doversi divertire a tutti i costi ed esibirlo al mondo, quasi come un dovere. Questo tipo di vacanza non ci aiuta a fare spazio per scoprire cos’altro siamo al di là di quello che già conosciamo di noi.

Per prendere una vacanza da noi, dobbiamo coltivare l’intenzione di aprirci al nuovo, all’inaspettato, al desiderato, all’emergente. Fidarci di ciò che sorge, prenderne piena consapevolezza, sperimentare, osare, agire con il cuore. E quando arrivano i soliti pensieri, i soliti schemi interpretativi della realtà, le solite frasi …, fermarsi, respirare, accorgersi della trappola, lasciarla andare e ricominciare ad ascoltare quel vasto mondo di possibilità che si apre, se solo ce lo permettiamo.

Questo sarà lo spirito con cui partiremo per l’Umbria a fine agosto, per cercare di aiutarci insieme a creare uno spazio vuoto, libero e sicuro, in cui il nuovo possa manifestarsi, per non rimanere vittime delle nostre idee preconcette, su di noi e sulla nostra vita. Per farlo insieme.

Questa vacanza sarà un’opportunità davvero stimolante. Si torna dalle vacanze mindfulness diversi, un po’ trasformati, più spaziosi, capaci di portarci la vacanza dentro, anche una volta a casa.

La nostra mente prenderà una pausa e imparerà a riconoscere e fare a meno dei pensieri inutili grazie alla pratica di meditazione quotidiana, mattina e sera, e grazie all’incontro autentico e non di facciata con gli altri compagni di viaggio, l’incontro con la natura, la cultura e la storia.

Sarà una esplorazione divertente, intensa, appassionata della mente, del cuore e del corpo, per scegliere in quali territori interiori abitare e quali, invece, trasformare. E una volta imparato a farlo, potremo continuare anche a casa come se fossimo in vacanza.

Ti interessa approfondire la pratica di Mindfulness? Se sei interessat* per la tua azienda contattaci per scoprire le iniziative dedicate, altrimenti clicca qui per le proposte ai privati!

A presto!

Condividi su:

Potrebbero interessarti anche