La libertà è uno dei valori più preziosi, un desiderio connaturato all’essere umano che spesso diventa solamente un miraggio e la cui mancanza ci fa soffrire moltissimo.
Quante volte ci sentiamo schiacciati dalle nostre vite, così piene di impegni, sul fronte personale, professionale e familiare? Scadenze e appuntamenti, to do list infinite.
Consegnare la presentazione in tempo, rispondere alla mail del capo prima che si innervosisca, partecipare a quel meeting importante che non ci interessa per nulla, …. prenotare il colloquio con gli insegnanti, accompagnare il figlio agli allenamenti, fare la spesa, controllare la vista, arrivare a casa in un orario decente, chiamare mamma, accompagnare papà dal dottore, … andare al cinema, tenersi informati su cosa succede nel mondo, leggere almeno un libro ogni tanto, organizzare una serata romantica, trovare il tempo per la partita a.
O ancora…rinnovare l’abbonamento al treno, mantenerci in forma per la prova costume, mangiare cibi sani, pulire casa, fare il cambio stagione, … non perdersi l’ultima serie di Netflix, organizzare le vacanze per tempo, provare quel ristorantino speciale di cui ci hanno tanto parlato, stappare una bottiglia speciale di tanto in tanto, avere una vita sessuale soddisfacente, sentirsi attraenti e desiderabili, non dimenticare la ceretta, … fare un po’ di volontariato, dedicare tempo alle persone meno fortunate, andare in Chiesa la domenica, farsi un bel bagno caldo, non perdere l’ultima mostra di Munch!
Tante richieste provenienti da tante parti diverse, interne ed esterne a noi, tutte apparentemente importanti e urgenti, nel momento in cui fanno capolino. Tanti vincoli: economici, di tempo, di energia che ci schiacciano e ci fanno sentire inadeguat*.
Il nostro senso del dovere e i nostri sensi di colpa completano il quadro con un bel carico da novanta:
- “non posso non farlo”
- “che persona sarei se non ci riuscissi”
- “sono un pessimo genitore perché compro il cibo pronto”
- “la mia casa è inguardabile”
- “è inaccettabile che mi sia dimenticat* di passarti a prendere a scuola”
- “che figli* ingrata, non sono riuscit* a restare al telefono con te per più di 5’”
E così sogniamo una vita diversa, fatta di viaggi, di incontri, di leggerezza, di un carpe diem a 360°.
Una vita in cui non ci viene chiesto niente e nemmeno noi chiediamo nulla a chi ci sta attorno. Sembra quasi che per essere liber* occorra smettere di essere responsabili.
L’inganno è che la libertà non è un valore dell’ego ma dell’eco-sistema!
La libertà senza responsabilità può trasformarsi infatti in incoscienza, egoismo, cecità nei confronti della libertà altrui.
Quando ci occupiamo solamente del nostro piccolo mondo, per renderlo meno pesante e più leggero, finiamo in effetti dentro a una nuova trappola, una ruota del topolino, che non ci porta da nessuna parte e ci dà l’illusione di muoverci e vivere giocando.
Ma quel gioco non finisce, è ripetitivo, è chiuso dentro a una gabbia invisibile, molto più pericolosa della gabbia degli impegni e dei doveri, è la gabbia dell’ego, che neppure vediamo, che ci inganna in modo subdolo.
La mindfulness ci insegna una forma di libertà ecologica e sostenibile.
La libertà dai discorsi ingannevoli della mente, la libertà dal giudizio, proprio e altrui, la libertà dalle aspettative sul futuro, la libertà dai condizionamenti del passato, la libertà dalla reattività emotiva, … e ancora, la libertà di amare, il proprio sè e le altre persone, in modo gentile e autentico, la libertà di non fare, di essere, di sentire.
La mindfulness ci fa sperimentare cosa significa liberarsi dai vincoli dell’ego, percepirci interconness*, non separat*, liber* dalla paura del cambiamento, di cavalcare qualunque onda si presenti nella nostra vita, piacevole o spiacevole che sia, di lasciar andare, di invecchiare, di morire …
Questo tipo di libertà è fatta di piccole azioni quotidiane, concrete, in cui scegliamo, consapevolmente chi vogliamo essere, cosa vogliamo fare e cosa non fare, cosa vogliamo vedere e cosa ignorare, cosa vogliamo dire e cosa tacere.
Percepiamo questa libertà dentro le nostre vite caotiche e frenetiche, senza necessità di scappare, ma con tutta la possibilità di scegliere liberamente come vivere le nostre giornate, come stare dentro alle richieste che ci arrivano, distinguendo ciò che è davvero prioritario per la nostra felicità e per quella dei nostri cari.
Con gratitudine per ciò che abbiamo, senza dare nulla per scontato, accorgendoci che continuare a commentare quanto sia faticoso, o difficile, o sfortunata la nostra vita, non ci aiuta.
Notando che ogni giorno, apparentemente uguale è in realtà profondamente diverso, interrompendo gli automatismi, il tempo speso in attività abitudinarie che non hanno veramente senso, alzando lo sguardo, uscendo dalla gabbia della mente, che commenta e giudica, che ci inganna con vecchie definizioni di noi e delle altre persone, mentre tutto cambia, sempre, continuamente.
Facendo spazio per il nuovo, per ciò che accade, ciò che sorge, che nasce, proprio qui e ora, dentro al nostro respiro, dentro a questo respiro…